Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980

rio iniziale del Lettore, · che però, se non sbaglio, da quanto mi avete detto non era in ansia. - No, affatto, voleva solo svagaTsi, aggiornarsi nella notte della lettura, mettersi a:l passo coi tempi, andare in cerca ,di avventure... solo che l'accelerazione della storia... e i frettolosi tempi moderni... e certe ripetute delusioni. - Anche a me questa favoletta ha lasciato un certo stupore. - Fortunato questo Califfo, eh? Prima perché in vena ,di distrazioni va proprio a 'Capitare nella casa del piaçere che sovverte... e poi la fortuna lo bacia una se­ conda volta scegliendo proprio lui. .. - D'accordo, ma quello che non riesco a capire è perché sia proprio necessario rispondere con un ·raccon­ to per spiegare un'offesa. Potrebbe anche darsi che la bel'1a •signora ,dalla poltrona ,d'argento avesse deciso di far uccidere l'insonne Califfo semplicemente perché è Califfo, e quindi lei pur sempre una sua possibile sog­ getta tenuta in arbitraria inferiorità! - Vabbè, fatto ,sta che non si sa. Non lo sa il Calif­ fo travestito, come non lo sanno le altre dieci soggetti­ vità maschili che raccontano le loro storie, dove guarda caso c'è sempre una malpadroneggiata donna che si ri­ tiene offesa. - Ma guarda te questi uomini che ancora preten­ dono di possedere un haTem! Io, come ripeto, non ho letto il romanzo e non posso contestare le tue afferma­ zioni generali, guar.da però che in questo racconto le cose non ,dette •sono tante. E' iscritto come Le Mille e una notte, e nelle Mille e una notte, si sa, le verità aoir­ tano nel silenzio. Poniamo il caso che la ,donna bella come la •luna quando ,dice: « Mancavi tu solo, sei · in ri­ tardo», avesse effettivamente riconosciuto il Califfo. Il testo per.mette benissimo questa interpretazione. Ebbe­ ne in quel caso la donna vuole abbattere il Califfo in 182

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