Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980

traddizione: la famiglia adottiva non è quella povera, ma nato in una famiglia di poveri Leviti, viene creséiuto nella famiglia reale d'Egitto. E' qui allora che Freud fa un'osservazione interes­ sante: « di tutto il mito, solo un pezzettino rimane va­ lido, ossia l'attestazione che il bimbo sopravvisse nono­ stante la presenza di potenti forze esterne». E' su que­ sto «pezzettino», il bimbo, sopravvissuto agli eventi più «traumatici», che sembra dunque fondarsi l'unica «ve­ rità storica» accertabile. Ed è a questo pezzettino in­ fatti che nel terzo saggio « La religione monoteistica», si riferisce ciò di cui si parla e che si rivela come l'in- , tento nascosto di Freud, il nucleo di verità storiéa come fondamento della nevrosi. Nel paragrafo intitolato «L'analogia», Freud parla di una « serie complementare mobile», in cui impres­ sioni ricevute dal bambino molto piccolo alle quali ri­ sale sempre - e comunque la genesi della nevrosi, e fatti più propriamente detti traumatici, ;< concorrono a por­ tare ad adempimento - l'etiologia: un meno dell'uno è compensato da un più dell'altro...» (Per queste strut­ ture, il chiasmo che può collegarsi a quanto dicevamo sullo «scambio», e la serie, rimando al lavoro di Ser­ gio Pinzi: Chiasmo e la teoria delle pulsioni, pubblicato . su «Il piccolo Hans» n. 19. Citazione di Freud, L'uomo Mosè e la religione monoteistica, Boringhieri, 1977, p. 84). E aggiunge Freud: «Detto questo, la distinzione tra etiologia traumatica e non traumatica può essere lasciata da parte come inessenziale per l'analogia da noi cercata». Il « pezzo di verità storica», come poco più avanti Freud lo chiama, è dunque solo il pezzettino accertabile, Mose bambino, H bambino o il «figlio», co­ me ci appare, in quella forma di «coazione a ripetere» che Freud ci segnala nella religione, Cristo se nella re­ surrezione di Cristo il pezzo di verità storica era che 151

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