Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980

tarono... si spiegano nel modo più chiaro e meno forzato ove si ammetta che la scena primaria, che in altri casi può anche essere una fantasia, corrispondesse in questo caso alla realtà» (p. 569, cit.). «Non posso negare che»: formulazione che abitualmente · si usa per riconoscere qualche valore alla tesi dell'avversario. Ma Freud ·curio­ samente la riferisce invece alla propria tesi, quella che sostiene contro Adler e Jung, quella per cui sta metten­ do per scritto il caso dell'uomo dei lupi. « La scena con Grusa... non solo ci salva dall'errore di sopravvalutare la sua tendenza a sminuire la donna; essa legittima al­ tresì il rifiuto che io opposi a ricondurre senz'altro la scena primaria a un'osservazione di animali compiuta poco prima del sogno, e ad ancorarmi a quest'ultima spiegazione» (p. 568). « Ci salva dall'errore di sopravva­ lutare la sua tendenza a sminuire»: diremmo che Freud stia procedendo con una strana cautela, se proprio lui non ci fornisse la chiave di questo stile nella sezione della «.Storia di una nevrosi infantile» dedicata a « Ero­ tismo anale e complesso di evirazione». Anticipando al­ cuni temi fondamentali . che nel 1915 raccoglierà intorno al grafico . che abbiamo altrove chiamato « del desiderio originario» (in quel breve testo che si intitola Trasfor­ mazioni pulsionali e in partic(?lare dell'erotismo anale), Freud osserva: · «Abbiamo supposto che la minaccia della perdita del · membro avesse fatto · rimuovere al bambino l'atteggiamento femminile verso l'uomo e lo avesse destato in stato di angoscia dalla sua infatua­ zione omosessuale. Ora, come si concilia questa com­ prensione del rapporto sessuale, questo riconoscimento della vagina con la scelta dell'intestino per l'identifica­ zione con la donna? I sintomi intestin . ali non risalgono piuttosto all'altra teoria, verosimilmente più antica e del tutto contrastante con la paura dell'evirazione, teo­ ria secondo la quale · èJ l'orifizio anale la . sede del rap­ porto sessuale? Certo, questa· contraddizione esiste, e le 144

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