Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980

è invece in disparte, che è solo, che è giovane, che tace, che non fa parte, appunto, del «testa contro testa», tete à tete. Scopriamo così che nell'elemento coppia, che emerge nel terzo sogno dalla frase «testa contro · testa», quel­ l'in più che viene percepito, riguarda in qualche modo contemporaneamente la coppia (tete à tete) e la testa; ed ecco la pettinatura elaborata, alta, alla greca, del primo sogno; ed ecco ciò che rende gli uomini come gemelli, l'essere simili perché entrambi «pelati». Nel primo sogno avanza un artificio, una parrucca, e anche nel terzo un artificio, questi due uomini così strana­ mente uguali ai quali un parrucchino manca. In entram­ bi, l'artificio è tale da rimandare indietro nel tempo, a un tempo lontano, l'antichità greca, i due uomini non giovani, la cui età è a confronto con il ragazzo a lato, al quale i capelli ancora non mancano. Ma un altro elemento unisce il primo sogno al terzo. Ed è che in entrambi i sogni, l'elemento artificio, legato al tempo passato, è proprio ciò che salda la casualità di un insieme insieme strano e disparato alla necessità. A qualcosa cioè che fa di questa casualità, una casua­ lità predisposta. Non solo perché la parrucca segna una antecedenza rispetto alla scena attuale, in cui Olga ve­ nendosi a trovare nella stanza è , coinvolta, oppure es­ sendo nella stanza una vetrata permette la vista dei o ai due uomini pelati, ma perché alla fine di entrambi i sogni Olga scopre che tutto ciò che le era sembrato casuale era invece stato ·«preparato»: il servizio di Playboy nel primo, l'accordo finanziario dei due uomini con la donna nel terzo. A questo punto è interessante notare l'incertezza che prova Olga nel situare il proprio godimento. Quando cio� gode? Prima o dopo di sapere che la coppia è quella di due modelli di Playboy? Prima o dopo di venire a sapere che i due uomini hanno predisposto che la don- 14

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