Il piccolo Hans - anno VII - n.26 - aprile-giugno 1980
zione dello sguardo: basta ricordare quanto annota Freud sui caratteri del « metodo francese», che procede dall'os servazione clinica con rigorose nosografie, e la mediazione da lui operata con il « metodo tedesco» che tende alla « spie gazione fisiologica della condizione . clinica e dell'intercon nessione dei sintomi». L'attenzione al visivo di Charcot lascia il posto -in Freud allo strutturale. In Lacan entra nella sua triade come im maginar . io. Il visivo funziona comunque come schermo, in timamente collegato all'immagine speculare dello stadio del lo specchio. (e.I,.) Una fonte comune. Sappiamo ormai che il tentativo del glot tologo Karl Abel di trovare nelle radici più antiche di alcune lingue una serie di parole originariamente. ambigue - ca paci di significare uria cosa e il suo contrario - si è rivelato falso. Freud si era però servito del lavoro di Abel per un riscontro a quanto aveva trovato . nella sua interpretazione dei sogni, dove « i contrasti vengono riuniti con singolare predilezione in unità o rappresentati insieme». Nel caso di Dora, che Freud considerava una continua zione dell'interpretazione dei sogni, la serie dei contrari è presente con un massimo di fluidità: le « opposizioni sim metriche» si susseguono quasi prese in un gioco di riversi bilità senza eguale. Freud era spesso ricorso a schemi teorici anch'essi orien tati alla connessione reciproca dei contrari. Schemi però che non esauriscono la complessa posizione « strutturale» di Freud, come mostra il modello di apparato psichico con tenuto nell'Interpretazione; · non solo ma di fatto non la rappresentano, a pigliarli alla lettera. Lacan insiste . sulla rottura della simmetria. La questionè dovrebbe essere studiata a livello del rapporto che intercorre ad esempio fr� principio di piacere e principio di realtà, o fra io (come sede della coscienza) e inconscio. C'è tuttavia una osservazione di Freud negli Studi sul l'isteria dove, a proposito della « conversione simbolizzante» in atto nell'isteria, i modi della formazione di sintomi iste rici per il tramite della simbolizzazione a mezzo dell'espres sione verbale, sembrano risolversi dentro una comune fonte. L'isteria per via della conversione ripristinerebbe il signi ficato originario delle parole. « Quando l'isterica dà a una manifestazione improntata da tonalità affettiva un'espressio ne somatica mediante simbolizzazione, l'elemento individuale 137
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