Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

vantaggio di punzecchiare l'atteggiamento del poeta «sa­ cerdote»; la sua corrucciata e sublime rigidezza mi pare troppo severamente funebre per una passione così ra­ dicale come quella per la bellezza. Non è superfluo, invece, sottolineare, come l'accento pratico/teorico dei poeti d'avanguardia, di quelli speri­ mentali e del «trobar clus» aggiornato, vada più sul si­ stema delle esclusioni che non su quello delle selezioni, per quanto, operativamente, i due sistemi sono omologa­ bili risultando, appunto, come i due volti del medesimo fenomeno. La seconda «classe», quindi, di testi della no­ stra assai rozza e parziale tipologia (si · tratterà, in un secondo tempo, di integrare i «tratti distintivi» qui rile­ vati, in tipologie ben più marcate e articolate; si rinvia questo lavoro a un prossimo scritto), tende più al divieto dell'impiego di certe parti del discorso, del lessico, che alla affermazione di direttive di costruzione. Mi pare che sia il «pensiero stilistico» che quello «verbale» 13, oggi, tendano a amputare specifiche virtua­ lità operative offerte dalla lingua come codice; e ciò per costringere il materiale linguistico a un rigore combina­ torio assai più costrittivo di quello della lingua quoti­ diana, nella prospettiva di un discorso poetico caratteriz­ zato da una solidarietà immanente non obsoleta; feno­ meno irrilevante per quanto riguarda i testi che chiame·rei della «nuova comunicazione», a cui presiede «il pen­ siero semiologico», termine qui usato nell'accezione di Stefano Agosti 14 • Non va dimenticato come la solidarietà immanente dei primi due tipi di scrittura tenda a rive­ lare la precarietà della scrittura intesa come veicolo del ritorno dell'oggetto perduto del desiderio. Nei casi estremi il sistema di esclusione impone una tendenza radicalmente anti-discorsiva che mette in crisi la «contiguità». L'eliminazione dei nessi causali e di con­ secuzione aumenta vertiginosamente la polisemia, le vir­ tuali isotopie. Senza andare a _ rivangare la poesia «con- 94

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