Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980
analisi testuale dei casi olinici in questione. Più diffi cile, questa prima lezione, ma indispensabile, e il c<r glierne la struttura, l'accettarla direi, equivale un po' all'accettazione della regola fondamentale con cui si entra in analisi: proprio in questo: nel suo mettere in luce l'aderenza che in psicoanalisi esiste tra 1a teoria e la clinica, tra ,la teoria e la tecnica, tra il poter par lare, il poter insegnare, il -. poter apprendere di psicoana lisi e l'atto analitico. L' << uomo dei lupi>) e il nucleo di verità storica in Freud Quanti , di voi hanno seguito il seminario di tre anni fa, ricordano forse che mi . sono soffermata sia sul « caso dell'uomo dei lupi» sia, e più a lungo, su quello di Dora; Allora, soprattutto per Dora, abbiamo seguito la ste sura che Freud ce ne dà, ce!'Cando di rintracciare fra le pieghe di un nuovo ascolto 1'affiorare dj nuovi signi� ficanti. Oggi, scegliamo questi due casi, quello dell'uomo dei lupi e quello di Dora, per aprire un seminario cui ab biamo dato come titolo « Lo psicoanalista e Je sue psi coanaHsi». E curiosamente, osservando il programma, vedrete che questo primo gruppo · di lezioni, l'uomo dei lupi e Dora, precedono le altre, che vengono anzi alla fine del seminario, apparentemente più generali, di im postazione, o spiegazione, che portano il titolo di « che cosa è uno . psicoanalista» e « · fo psicoanalista e le sue psicoanalisi». Le prime lezioni partono da « L'uomo dei lupi e il nucleo di verità storica in Freud», poi passeremo al caso Dora e la verità come residuo. La questione della ve rità accomuna i due casi. 9
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