Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

Ma si è sempre fatto il conto che si deve degli anni; e allora, poiché resta da finire l'indugio con un solo rilievo, per avvicinare - quanto è possibile - anche sulla traccia del tempo le due produzioni, si può alle­ stire una prova della possibilità di avvertire l'energia, l'accumulo, il ritmo della verbalità petrosa nelle ultime poesie del volume di Porta, allestire qualche esempio in­ dicando sicuramente Quale porzione di Universo e Week­ end, da ripercorrere magari in una lettura senza arresti, attenta alla tenuta delle impressioni che discernono ap­ punto materia e scansioni linguistiche, e Sull'alba, da cui la lettura può prendere l'assillo dell'iterazione del nome, alba, emergente e confusa in corpi di dove scende involucro di gelatina tra le cosce abortisce l'alba arde nella ramaglia piccola foresta feconda e morente lei come lui in sospensione dicono e in elementi, cose, accadimenti del tempo e dello spa­ zio fuori annusa alla finestra affacciato non sente l'alba si riempie di fatiche e di ozi alba secca ferocemente illuminata alba - « sentimento improprio » - emergente e con­ fusa in linee e misure confuse e compaginanti di dentro e fuori quando spazza via l'aria l'alba sostituita in pulviscolo oggi come allora all'inizio dell'epoca c'è questo peso recinto a cancelli a porte a finestre a mura · a punte a chiavi a sbarre a bave a rantoli a ghigni a involucri gelatinoso scende tra le cosce nel mezzo dell'ora ,ficca la testa dentro il sacchetto piume dimenticate , Ancora, per esempio . e per qualche confidenza di vicende di lettura e di scelte, si potrebbe indicare tra Crimini della poesia 62

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