Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

Nel dopoguerra campa di aiuti e di ospitalità: non è il solo dittatore di cui si serva il Dipartimento di Sta­ to, anzi negli altri «scacchieri» del mondo ve ne sono di peggiori. Tanto più che il corso stesso delle cose ha fatto sì che i fascisti tipo conte Ciano o Dino Grandi prendano il sopravvento. Per l'infelice Edda penserei ad un viaggio in America. Il linguaggio imperiale guer­ resco, che già la neutralità aveva messo out, sparisce, così come le aquile, i teschi e le divise. Tutto il sistema di simboli che nella repubblica di Salò diventa un fatto dominante nella ricerca stilistica delle origini, lascia lo spazio a segni molto più tecnici e orperativi. Nasce un fascismo gestionale che gli aiuti americani · contribui­ scono a far crescere. Quando esplode il boom economico, che può durare più a lungo dato l'assoluto controllo della variabile salariale, viene il momento dei tecno­ crati. Ovviamente questo non - significa che il paese di­ venti più civile. Tuttavia poiché vi èl una ridistribuzione <lei poteri nei quali la grande industria privata gioca un ruolo rilevante, emergono tecnici e intellettuali di « tipo nuovo ». Dallo stesso partito che diventa sempre più, accanto alla scuola selettiva, un veicolo promozionale per la piccola borghesia solerte, escono persone che par­ lano correttamente l'inglese come solo nell'odiato club del tennis di Roma negli anni Trenta. Ogni tanto in provincia c'è qualche riunione con gagliardetti, masche­ rate e trombe, ma Farinacci è tagliato fuori e Pavolini non è nemmeno nel gruppo dirigente del partito. Almi­ rante naviga in una prefettura del , Piemonte. Quando muore Mussolini, la situazione assomiglia, nel complesso, a quella spagnola. Così che, senza Re­ sistenza e senza Fronte popolare, il rapporto dei partiti della sinistra è quello che c'è in Spagna. Da questo mo­ mento, anche se ho qualche incertezza nel calcolare be­ ne la data che dovrebbe essere ·derivata dal tener pre­ sente una serie di combinazioni - questa storia imma- 174

RkJQdWJsaXNoZXIy