Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980
come reale modo di p;rodursi della comunicazione di massa contemporanea (anche quando la massa è alter nativa e « poetica »)'. Ma questo risultato, lungi da:l tranquillizzare sulla praticabilità di un circuito immediatezza-mediazione, ne ha inveoe mostrato il carattere equivoco e tenden zia!lmente barbarico, come ha mostrato l'illusorietà di ogni immediatezza e di ogni pura affermazione di iden tità. A Castelporziano fa coralità collettiva e il contatto immediato con !',essere naturale si sono definiti nel luogo-r e cinto urbano trasferito al limite del mare, con fine estremo della città in _ diTezione balneare, spiaggia sistemata e rasitrelJata dai servizi comunali, ma ridispo sta come porcile, deposito di rifiuti, dove lo stare insieme con la poesia significava anche produrre dé chets, accumulare !Sulla ,sabbia carte, sacchi di plastica, colline di moz2;i!coni di ,sigarette, :lattine di bevande e mille altre cose ancora. Su questo territorio dominato dal ·palco poetico, una incongrua liberazione dei corpi, un'offerta deUe carni al sole, pedestre e tragica parodia di ogni -naturismo; poi il mare, affrontato sia di giorno che di notte, per dolci immersioni nell'acqua inquinata ed oleosa, e vivif,icaita da deiezioni che i suddetti corpi liberati graziosamente le concedevano. Sotto la ingan nevole copertura dell'autenticità corporea, garantita dal l'immedi , atezza della poesia, una banale lercia apoca lisse italiana, uno ,dei tanti quadri dell'accecamento sui dda in cui sono finiti tanti comportamenti alternativi e rtante speran2Je di liberazione in questo scorcio degli anni ,settanta. Ultima tessera del mosaico, sullo sfondo spettrale dei bagnanti nudi nella notte, -affioranti dall'acqua sporca tra i raggi dei riflettori puntati sul palco ru moroso, gli sghignazzi e i sorrisi della piccola e media borghesia inteHerttuale, curiosa consumatrioe di occa sioni culturali, tra iil compiacimento e H compatimento 170
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