Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

SI DO » » » » » )) CAV:Al:.LO ELEFANTE (nadarasiksa) La poesia non canta. Cantare significa porre un can­ tico di lode al centro dell'atto cultuale, ornarsi come un sacerdote, vibrare verso il basso, cospargersi il petto di geroglifici, I M I T A R ,E, formulare riti e ritualiz­ zare formule, cercare un animale preferito, urlare e o ­ ro e 1 u i, ingannare. Allora è preferibile tacere, final­ mente vivere il puro atteggiamento iconoclastico, che dice (Eckhart): essi tacquero per timore di mentire perché anche se tu .avessi trovato che RE/FA/DO è la misura del suono del ·grido di KING KONG, il grido di king kong non sca1fisce in alcun modo la sostanza sonora della parola. Anche il grido dell'animale è un quarto della parola e allora, anche se fosse, parola umana e musica sono i due quarti della parola. Cosa cerchi? Cosa urli? Cosa c'è da gridare come un babbuino o gemere come un merlo, ruotare come un prete attorno alla melodia? Solo per spiegare questo è stato scritto « il canto notturno di un pesce»: dì che lo ca.ntino all'alleluja la notte di natale. La poesia non canta. Non è vero ohe questa sia . la divisione della parola: 158

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