Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

I poeti fanno e sono le letteJ:1e, i Gefasse sacrificali. Nei Titanen è detto di una«bruoiant , e ricchezza»: « Heiss ist der Reichtum. Denn es fehlet / An Gesang, der loset den Geist » 1 8• È necessario che vi sia fluido, e fluido è i,l Gesang, che 1 sciolga lo spirito solidificato, legato, che annienterebbe, si volgerebbe contro se stesso perché il fuoco celeste non sopporta la prigionia 1 9 • Motivo squi­ sitamente bohmiano... Ecco la· risoluzione dei vasi-let­ tere in una linguistica degli spiriti, in una poetica del­ la fotta del fluido e dell'arido. Se non c'è il calore ro­ vente dell'ira non nasce il Gesang. Come in Bohme - se non c'è il contenere, il fassen, il Gefass, non esplode il secco nel fuoco che libera placandosi. .la gioia e le acque di soavità del canto. Sempre nei Titanen compaiono manche che helfen dem Rimmel (alcuni che aiutano il cielo) con le opere del «giorno -laborioso»: e «questo vede i , l poeta». E però il '« giorno laborioso» deve « sentire» anche un «altro modo» di aiuto, deve com-portarlo. Giacché la _ «misura» deve tollerare anche la dismisura del « mag- ma» (des Rohen) ,affinché ·«,la purità» si riconosca: « Denn unter dem Masse Des Rohen brauchet es auch, Damit das Reine sich kenne ». E questo è per l'opera ,del poeta, al segno del quale, forse, I'Himmlische scenderebbe ad albeggiare zu Toten h.erab (ai morti) nell'abisso sciolto (im ungebundenen Abgrund): « Wunderbar i"m Zorne kommet er drauf » (meravigliosa allora è la sua ira). La purità si scevera nel mezzo dell'ira celeste. Abbiamo dunque il Fassen che si circuita, folgorando e fluendo, con il Zorn. Ma si dovrebbe aver pr,esente a chi ,sia attribuita l'ira: al fiume, alil'Urstoff, al dio, allo Herz del poeta, all'eroe, alla lingua. Dunque all'intera ruota delle essen- 146

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