Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980
Ma anche l'anali,sta che pensa di non poter rispon dere e guarda a tale domanda come a qualche cosa ap punto di estraneo all'analisi e alla psicoanalisi, si col loca in un discorso che non è quello dell'analista, nel s e nso che guarda alla verità come · a qualche cosa che è inafferrabile e che non si riesce a raggiungere, qualche cosa insomma che ha 1 tutte le caratteristiche deH'og getto piccolo a che occupa :il posto della verità, ma nel discorso dell'i,sterico: $ S1 �� --- S2 a Atteggiandosi a «l'analista» che sostiene il sembiante di una buona analisi, questo analista rivela, al contra rio, , ancora una posizione i , sterica, che oscilla tra i due poli di un sapere che è già là e dell'inafferrabilità in v,ece della · verità, tra « io so» e « io non capisco». Tra, per esempio, l'« io :so» di una assunzione me dicale e curativa che diviene il supporto rassicurante di una veste professionale; e l'« io non capisco», appa rentemente umile, fraterno, o demagogico, di una psi coanalisi scettica che opta per la politicizzazione dell'« io capisco altro». Senza dubbio, questo analista che non ha trasfor mato la sua posizione isterica piace all'isterico, perché è la risposta alla sua domanda di un maitre, di qual cuno che sappia tutto, ma che nel medesimo tempo non capi,sca niente al di là del prezioso oggetto d'amore che l'isterico desidera rappresentare per lui. Per cui per esempio l'occuparsi a tutto tempo di politica diviene a sua volta per l'analista, che si · èl reso per l'analizzante madre compiacente che dona il fallo al1a figlia, il recu pero altrove di una propria dimensione maschia. Situa zione che ha ampiamente coinvolto la psichiatria: 14
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