Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

estreme sfide. La Mo!za, overo de . l'Amore, inviata dal Tasso a donna Marfisa d'Este - che aveva sottratto il poeta per breve tempo alla reclusione di Sant'Anna nel 1583 - pone le definizioni classiche di amore in sim­ metrica disposizione e le relega nella lontananza d'un so­ gno ,e d'una accensione giovanile. Euripide, i personaggi del Simposio, Lucrezio, Aurelio, Plotino, Galeno s'af­ facciano nel dialogo come maschere d'un demone che sfugge ad ogni definizione e r�chiede un',interrogazione ' i _ nteriore ', una messa in questione del soggetto che parla d'amore. Col Tasso è la definizione dell'amore ad essere sottoposta ad un vortice di dubbi. Le immagini hanno tutte radice in una temporalità che è già sintomo del moderno. 11 tempo dell'amore, l'analogia col tempo dell'odio, le fasi temporali del movimento d'amore, sono chiamati a testimoniare contro la platonica coincidenza di amore e desiderio. Il « desiderio» giovanile èl « cosa del passato»: il tempo dell'amore è sfumato nel tempo del sogno, il dialogo d'amore nel dialogo col « genio familiare» (come Leopardi interpreterà raccontando), il quale prepara un dolce sonno e dolci parvenze. L'amore come · « quiete nel piacevole». Non movi­ mento verso il piacevole. Il compracimento, il desiderio, il diletto, i tre tempi della definizione tomistica del­ l'amore, sono ricondotti a designare Ie tre età dell'amore (« s'in alcuna età egli merita propriamente il no1:11e d'a­ more, gli si conviene in questa terza per mio parere»). Il Tasso di Sant'Anna conduce la sua quotidiana lotta col desiderio, ne allontana ed esorcizza i trafiggimenti e gli affanni. Si annuncia, nella notte, la grande mistica dell'amore: « È dunque l'amor quiete». Il sogno d'una bianca dimenticanza, d'una terra dove il desiderio sia assente, dov , e la mania e il furore e il grido non abbiano più voce. Quiete del desider:no: da questa soglia muoverà la leopardiana meditazione . sul piace!'e. Per questo iLeo- 124

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