Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

La questione ddla verità, o meglio, di quel « noc­ ciolo ,di verità» come Freud lo chiama, la cui precisa­ zione, la cui influenza, la cui collocazione, , la cui rin­ tracciabiHtà, la cui infondatezza anche, ha travagliato l'inventore, o il fondatore, della psicoanalisi, per tutto il 1 suo percorso . scientifico. Ed è lì ,aLlora, in quel « noccioilo di verità», quel qualcosa da cui ,si dipana, e su cui si costituisce quel­ l'essere assurdo che è uno psicoanalista. E' lì, nel rap­ porto dello psicoanalista alla questione della verità che si configura e la sua posizione, ,e la linea che marca e caratterizza quelle che sono o ,saranno le « sue psico­ analisi». _ I quattro discor, si fondamentali che Jacques Lacan sintetizza, quello del padrone, o del maitre, quello del­ l'universitario, quello dell'isterico e quelilo dell'analista, non si differenziano che per H diverso rapporto, la di­ versa posizione che nei riguardi di quattro punti di ri­ ferimento, che sono la posizione dominante, l'Altro, la verità e ,i,l «resto», risultato o, se preferiamo, residuo o perdita dominante Altro ----- � ------- verità perdita o resto hanno altri quattro elementi che sono il significante pri­ mario (S1), il �apere (S2), il soggetto, che è soggetto barrato ($) e l'oggetto piccolo a (a). Diciamo, per quanti incominciano oggi · a seguire i se­ minari, qualcosa di questi quattro discorsi. Innanzitutto sono d.iJscorsi senza parole. Ed è strano che - si incominci proprio da questi quattro discorsi ,senza parole per tra­ smettere qualcosa ,sulla psicoanalisi e sulla verità, due oggetti che sembrano fatti di parole. Ma possiamo inco­ minciare a chiarirci questo se osserviamo innanzitutto 10

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