Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
84 . ma in molti casi la parola viene annullata e la voce diventa un puro strumento di comunicazione musi cale. Le tecniche di « Pranà » sono certamente la ra dice di tutto questo. Esse spiegano che la voce parte dal diaframma, sale, va al cuore, alla gola e, alla fine, alla testa dalla quale esce. Questo ,spiega 1'adozione della ,respirazione diaframmale come ,respirazione nor male. Con questa tecnica gli indi,ani sono in grado di emettere note non solo più lunghe e più nette, ma sulla distanza queste , rimangono" invariate e non vi brano. Gl'indiani dispongono di tre timbri: alto, medio, basso. Al conirario di noi i timbri alti rappresentano tri stezza, quelli bassi allegria. L'unità microtonica si chiama « sruti ». La musica indiana dispone di più di seicento scale e tutto è costruito sull'improvvisazione. IRAN C',è qualcosa di simile allo « yodel » dei tirolesi. Si parte da una nota fondamentale dalla quale si fanno derivare la terza o la quarta (o più) con un velocis simo ballamento della glottide. PIGMEI Presso i Bllru!Ildi la voce è lo strumento musicale delle donne. Le tecniche sono due: alternando note vocali a quelle di un flauto di Pan (come all'inizio della sigla musicale dello speciale televisivo « Tam-Tam ») e rac èhiudendo le mani a conchiglia in modo da realizzare una cassa di risonanza per il fiato.
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