Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
La rmcc1a pulsionale di morte dell'Eros . vampITIZza la voce del performer, che non può prendere se stesso come simbolizzazione totale, filtra il corpo nella lingua di Orfeo per frugare nell'archivio dell'ìnconscio in cerca dell'architraccia, prima di essere , sbranato dalle urla del le baccanti. Così la sovranità sovversiva della voce-event, pharma con sfida della comunicazione lascia il · soggetto in una ingenua antropolatria tra godimento ,incondizionato e consumazione, « si scopre l'inesauribile mercato offerto dal campo del desiderio» (cfr. Lyotard). La critica ginnosofista (« la critica non è il tempo di pensare. Pensate in anticipo sul tempo.» dice Cage) cerca di leggere guardando la voce, ma la voce si (g)ode, « son quasi capace di goderne» scrive Freud. Trionfa il neo-orfismo, oggetto nostalgico perduto del la pulsione, vittima del delirio tecnologico industriale. Si ,ascolta la pulsione sonora del corpo libidinale in cam bio della propria. L'ultimo canto del Thanatos libera il soggetto dall'incomprensione della cosmologia del suono e .iJ 'SUO avvenire. Demetrio Stratos Appunti per un discorso sulla voce * 1 Che cos'è la voce? Da un punto di vista fenomenologico esistono diverse teorie ,sulla sua origine: Pooh-ho theory (Parla dell'evoluzione dal suono-verso fino alla parola. * Traccia di un gruppo di lezioni al. Conservatorio di Mi lano tenute nella primavera del 1979. Questa traccia è stata ri costruita sugli appunti degli allievi. 81
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