Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

DÌplofonie e altro La voce èJ oggi · nella musica un 'Canale di trasmissione che non trasmette più nulla. La musica che si ritrova attraverso la « forma voce» ed i suoi environments, alJontana il problema-voce « dimenticata nella custodia della laringe» (dr. G.E. Simonetti) a causa di una pre­ tes,a oscurità ed inaccessibilità nel fondo del pensiero. La bellezza-debolezza · in senso francofortese atrofizza nel recinto dei segni mercantili di una società ripetitiva quello che è l'immateriale venduto, il canto, fatale calli­ gramma per la Callas, per ontologizzare Derrida in cui il linguaggio ,padrone comanda il pensiero servo. E ia giovane Leontyne « espulsa» dal convento del bel canto per via del vibrato desiderio? Tra 1 1e pieghe-piaghe del linguaggio esiste comunque un microcosmo sonoro inesplorato, ·« ormai i brutti suoni hanno diritto all'ascolto» ,scrive Lyotard. Ciò che avviene durante l'event è uno sdoppiamento nella decostruzione · del materiale fonico mol"celé. Il performer tiranneg­ giato da sollecitazioni sensoriali con l'appoggio dello !>pecchio dionisiaco nietzschiano crede di materializzaa:-e i'oggetto mancante (voce) nella zona di separazione delle coordinate del cronotopo. * ,Demetrio Stratos ha scritto questa nota per « Il piccolo Hans », come traccia di un lavoro che si proponeva di ampliare. 80

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