Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
(il camice bianco, la farmacia occhieggia); alla lavagna nera, che dovrebbe essere l'immagine del sapere, i ma terni (matematica), ciò che è insegnabile della psicoana lisi, giungo lungo l'erta canina, dei temibili morsi del cane, dove corre la carrozza e i cavalli del piccolo Hans, fanno apparire mio padre, che pure era medico. Ma è da qui, e :mi ricordo che Copperstone apparte neva alle associazioni della tavola, David orfano, Dora sostituta materna, è solo dalla lavagna nera, dove pure il nero dei capelli di mia zia, così diversa da mia madre bionda, mi conduce, nera e rettangolare, quanto la ta vola era rotonda e circondava il bianco, la pastiglia Go lia ha il suo effetto, che lo scritto della z si muta nel fa-voce s. Allora la fonte è la fonte della pulsione, inesauribile e vuota, dal cerchio .del tavolo mi hanno strappato la lingua, ma è la lingua materna che, espropriata, mi trovo a Parigi, al di là della frontiera, fa valere i suoi diritti: in italiano si scrive z e si dice z. Pane a:l pane e vino al vino, come a tavola. Ma anche mia madre, il suo seno, il suo viso rotondo, mi èJ stato sottratto, David, Dora, mia madre all'ospedale dove rischiava di perdere una gamba e dove, mi dicono, andavo qualche volta a tro varla e mi fermavo accanto al -letto ,e stringevo forte forte la sbarra bianca del ,letto e dicevo: « C'à mal», ti fa male? Scoprendo, indubbiamente molti anni prima del con vegno scorso in cui ho definito ciò che secondo me, in psicoanalisi, si può intendere come protesi (cfr. Fun zione · dei residui in psicoanalvsi: il . sapere protesi del corpo). Nella mia relazione era anche l'armatura, la lan cia del Don Chisciotte, figura delle letture infantili fatte dalla governante, rintracciata nella mia ril-ettura del caso freudiano dell'« uomo dei lupi». In questo momen to. e' à mal, è la pronuncia vocale mal, di uno scritto francese, male, due stesure che ho posto poco fa accan- 8
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