Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

petizioni e meccanismi di tensione e rilassamento), è necessario andare al di là del livello della frase. Mal­ grado là grande varietà ,di orchestrazione nelle opere letterarie, sembra che tutte le figure del pensiero di­ pendano da due tendenze principali - quella della ri­ correnza e quella deHa creazione di , tensione - e della loro mescolanza. Queste due tendenze a loro volta di­ pendono probabilmente da due forze il cui gioco reci­ proco determina tutta l'attività umana: 1) nel gioco di tensione e di rilassamento si manifesta H principio vi­ tale - vale a di • re sessuale; 2) l'organizzazione metrica dell'espressione e del contenuto rivela la presenza del­ l'istinto di morte 43 • Per concludere, vorrei dspondere ad una domanda di tipo pragmatico che sorge necessariamente quando si associa lo stile fonologico ·con la regressione mentale, con l'Io primitivo, con il balbettio. Sono lo stile fono­ logico e, più gener-almente, '1o stile verbale da conside­ rarsi regressioni, ricadute? Questa conclusione contr-addirebbe l'alto valore che istintivamente attribuiamo ai tratti stiH,stici in lette­ ratura. E questa intuizione mi 1sembra chiaramente giusti­ ficata. Lo stile verbale è una preziosa realtà del par­ lante che integra, con la comunicazione linguistica - cioè grammaticale e conscia -, elementi psichici che rimarrebbero altrimenti inespressi e che trasforma il gioco autistico in messaggio verbale. Questa è una re­ gressione volontaria e transitoria, una « discesa agli Inferi» bene organizzata che permette la liberazione e l'espressione di emozioni represse e di fantasie. Lo stile fonologico - e al t ri processi come la disposizione espressiva dei monemi - consente inoltre l'accesso ai contenuti mentali, preverbali, non�comunicabili 44 • Que­ sta regressione è dinamica in due s�si della parola: libera energie latenti è dirige H linguaggio verso l'azio- 75

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