Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
pana . mentre altri sei ricordavano il suono lugubre dei tamburi di un'esequie. · Vi è un'area di transizione rtra il gioco autistico e la comunicazione in cui c'è sempre ridondanza ma ridon danza di un certo tipo. La ricorrenza della liquida /1/ e della labiale nasalizzata /m/ ,sembra conferire al ver so un'espressione abbastanza diversa da quella data dalla ricorrenza delle consonanti /k/, /t/ e /r/. Questa vecchia impressione soggettiva può essere corroborata in due modi - tramite l'analisi delle correlazioni tra il contenuto delle poesie e la distribuzione della frequen za dei fonemi, o, sinteticamente, creando delle poesie sperimentali. Per esempio, quando abbiamo variato si stematicamente poesie in « pseudo-ungherese » molti plicandq o diminuendo la frequenza relativa delle con sonanti « aspre » e « dolci » è sembrato che un grande numero di /k/, /t/ e /r/ suggerissero un argomento marziale 40 • , Il gioco di risolvere le tensioni può anche essere por tato ad un uso espressivo. Differenti gradi di tensione melodica riflettono fedelmente · differenze nella tensio ne psichica o differenti 1disposizioni fisiche e morali. Un certo periodare di Hugo impone al lettore una re spirazione forzata chiamata (( clavicolare », una certa posa da salortto, l'atteggiamento di un feldmarescial lo. Quando parla ad un bambino però Hugo cam bia atteggiamento e la tensione nelle frasi si attenua considerevolmente. Ma poi egli può dimenticare il suo molo e la prospettiva çlel bambino a cui . sembrava ri volgersi assumendo improvvisamente un ruolo storico e cosmico, . un atteggiamento · di orgoglio ingenuo, g<;>n fiando il petto del lettore con un periodo di trentaquat tro versi 41 • La lunghezza media - delle . frasi indirizzate al bambino è appena di quattro-sette parole. Il periodo da filosofo contiene invece trecentoquindici parole. Questi esempi mostrano che il gioco musicale auti- 73
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