Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
sioni. Il poeta spesso gioca abilmente con questo stru mento, controllando, regolando a distanza, con la strut - . tura dei suoi versi, le tensioni fisiologiche degli organi fonatori del lettore. La risoluzione di una tensione è sempre gioiosa e probabilmente inerente al piacere 39 • Queste tendenze - indipendenti dai requisiti comuni cativi - sono profondamente radicate nella primissima fase dello sviluppo mentale _ e verbale, nel balbettio, che è interamente dominato dai principi del piacere e della ripetizione. In · questo stadio autistico (narcisistico), con l'Io a mala pena già formato, · a mala pena emerso dal suo ambiente, il bisogno di comunicazione non è sen tito, o lo è solo raramente. Ci si soddisfa nel ricreare una situazione piacevole, nel ridurre la tensione per mezzo dell'allucinazione. Come il bambino lascia questo paradiso immaginario ed entra nel mondo reale, un mondo meno perfetto, ma che offre gratifiche reali ai suoi desideri? Come il - gioco autistico si trasforma ' in comunicazione? I fono . stilisti ci possono - offrire delle indicazioni: Barangolò borongò ki bamba bùn borong borzongò bùs bolyongò 1:>aràttalan bolond . (Babits, Versi di Sz(?moru) Questi versi ,del poeta · ungherese M: · Babits sem brano ritornare direttamente allo stadio del · baÌbettio. La gaiezza delle allitterazioni è evidente. Nello stesso tempo, secondo i risultati di esperimenti condotti con lettori ungheresi, entro un contesto dato - il « Poema Triste» (titolo _ della poesia di Babits) - il costante ri corso a ll'occlusione · vocale ' ha suggerito · principalmente due immagini: nove lettori su venti sentivano una cam- 72
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy