Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
INDIVIDUAZIONE Si può ridurre lo stile fonologico ad una serie di gesti espressivi, ad una sensibile distorsione dell'arti colazione, dell'accentuazione e dell'intonazione, dalla pronuncia normàle alla manipolazione · espressiva del l'oggetto sonoro? Con questa riduzione potrebbe sembrare che si esclu da ciò che è sempre stato considerato (da Seneca a Granger) 23 · 1a funzione basilare dello stile, vale a dire l'individuazione. In studi precedenti 24 , ho tentato di ridurre la fun zione dell'individuazione alla funzione espressiva, di con siderare lo stile come un messaggio permanente. Un tic della voce può essere interpretato come un gesto dall'uditore che incontra · per la prima volta la persona che ha il tic. Una tendenza a spostare l'accento dalla prima alla s e conda e terza sillaba sarà giudicata, ,secondo il contesto verbale-e oggettivo, come un'espres sione di forte emozione, come una forte inibizione o semplicemente come ùn mettere le cose in forte rilievo. Se questa de-accentàzione o pluri-accentazione persiste, l'ipotesi dell'enfatizzazione della parola è la prima a caderè, poi quella della frase, poi quella della forte emozione o momentanea inibizione. Si finisce con l'ave re niente di più di una semplice idiosincrasia, cioè con il non percepire _ più questo tratto. Il gesto polmonare e glottidale � privato di significato con la troppo fre quente occorrenza. Questo paradosso viene fuori dalla fisiologia e dalla psicologia della percezione: a tutti i livelli ,di percezione, si reagisce sempre p�ù debolmente ad un dato stimolo. Il modo più semplice e più efficac� di camuffare un messaggio è comunicarlo all'infinito. Incontriamo - qui due « voci individuali» 25 , due se rie di gesti polmonari e glottidali soppressi . . Prnprio il fatto dell'emissione, del continuo flusso 'del parlare 65
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy