Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

e la mano 14 .) Questa r apicale è significativamente pm frequente in poesie di tono aggressivo e erotico che in poesie a carattere idillico degli stessi autori. Sia che accettiamo o ,respingiamo l'interpretazione psicoanalitica dell'articolazione, la viva voce implica una doppia codificazione. La scelta del fonema è seguita dalla scelta di un suono concreto per rappresentare il fonema. I movimenti mimetici degli organi di fonazione innestano un secondo messaggio sull'originale trasmes­ so attraverso una sequenza di fonemi. _ Sembra preferi­ bile assegnare alla seconda codificazione · un posto fuori dèlla grammatica. E' utile collocare il secondo atto di codificazione in una componente «deformante » che contiene tanti livelli quanti la grammatica ma che ope­ ra secondo regole essenzialmente diverse. A livello fo­ netico tre principi sono chia'.ramente operativi: 1) la riproduzione volontaria dei sintomi vocali di un . certo stato fisico segnala 1a presenza di emozioni associate con quello stato. Per esempio, la contrazione dei muscoli della faringe che accompagna l'atto del vo­ mito può segnalare nausea, disgusto, disprezzo. 2) Gli organi del linguaggio possono rappresentare altri oggetti animati o inanimati con i quali sono asso­ ciati per rassomiglianza o per -analogia funzional , e. Per esempio, la lingua può rappresen t are un _ braocio, un · dito, il pene, ,e perciò lo spostamento della lingua in avanti e in su può imitare un movimento simile di que­ sti organi. 3) A differenti gradi di intensità dell'espressione sonora corrispondono -differenti gradi di intensità se­ mantica: per ese:ri:rpio, differenti gradi di intensità di accento, differenti gradi di allungamento enfatico dei fonemi riflettono emozioni più o meno forti. Secondo il modello proposto, tutti i fonemi devono passare attraverso la componente «deformante»: que­ sto riafferma semplioemente che tutti i suoni articolati 60

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