Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

Questi due elementi del suono · concreto, questi" due messaggi endo e ectosemantici, per usare i termini di Meyer-Eppler 2 , sono diversi per natura: a) il fonema /i/ è un frammento di un significante arbitrario; - il tene_ ro broncio che distorce la pronuncia abituale è un se­ gno in se stesso, un segno motivato; b) il fonema è tra :.. smesso da una codificazione digitale; il secondo elemen­ to, il gesto della bocca, per codificazione analogica; c) il · -secondo elemento presuppone l'esistenza del primo, il movimento della bocca è innestato sul fonema; il fo­ nema è indipendente e direttamente raffigurabile da un segno grafico che non comunica altro messaggio; d) _ questo spiega in parte che il primo componente è per­ cepito come una sostanza, .il secondo, che non è meno sostanziale del p:pmo, come un «modo di pronunda­ re», anche se i due eleme n ti non coinddono nel tempo e il gesto espressivo occupa un altro segmento nella ca­ tena parlata come per esempio la frase francese /il la ? ..; («egli la odia»). L'occlusione glottidale /../ non sarà percepita come un suono. Sarà annullata come tale e integrata con la vocale seguente a cui presta una certa «asprezza» 3 • Adotto il termine «gesto fonetico» 4 • Nel caso della labializzazione della vocale /i/ � [y] c'è chiaram�nte un bron c io - [mesy] mais si! - che a sua volta può essere considerato come preparazione per un bacio. L'occlusione glottidale appare in molte lingue senza relazione tra di loro, non figurando né come fonema né come variante contestuale, ma come espressione di rab­ bia, odio, o come · una disposizione risoluta. Tracce to­ mografiche mostrano che una forte costrizione glotti­ dale accompagna l'espressione dell'odio 5 • Qual è la re­ lazione tra l'aggressività e la contrazione dello . sfintere glottidale? Darwin considerava le emozioni come un re­ siduo di certe attività ancestrali: il timore rappresenta la fuga, la rabbia rappresenta il combattimento 6 • Una 57

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