Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

una indistinzione solo peculiarmente letta nel termine 'coscienza'. La Cosa non ha radicalmente nessuna al­ terità «empirica » (E § 24 Z, cit.). Siamo qui «nelle silenziose (still) regioni del pensiero» (W dL, I, p. 12), presso «la forma infinita che ha se stessa [l'Idea, ora questa forma] per contenuto» (ivi, II . p. 485), presso «la parola originaria» (ibid.). Ora «sono muti (schwei­ gen) gli interessi che muovono il vivere dei popoli e degli individui » (ibid.). Ricostruibilmente, questo «vivere» figura, ci significa, lo spirito «oggettivo» e il «soggettivo», in pratica il tutto del­ l'uomo, questa (non-)natura. Egli in «ogni sua relazione con la natura in quanto tale» ed in qualsiasi «sua sensazione, intuizione, desiderio, bisogno, istinto» (ivi, I, p. 10) - parti­ colannente nell'«istinto logico», E § 459 A, che lo fa sog­ getto nella lingua -, ed in breve in tutti i suoi «interessi» (WdL, I, pp. 12-4), è inconsciamente servitore del logico, «il sovranaturale» {p. 10): poiché così egli tenta il proprio «de­ siderio o volere [di] ideazione (Vorstellen) », ivi, p. 12, un desiderio che è poi il suo destino di pensiero, la sua destina­ zione al Concetto, alla non-natura. Ma anche quando consapevole, la sua coscienza è smem­ brante. Finita 6 essa non accoglie il Concetto («totalità», p. 18, «sistema», p. 20) che in « brandelli (Fi:iden) », p. 17, in pezzi. Quelli che non sono che «i momenti del Concetto», p. 17, la «totalità» (organica, olistica), alla sua coscienza finita appaiono «indipendenti, isolati, smembrati», p. 16, vereinzelt, zersplittert... A questo -ca(-r-)pire i momenti del tutto, i concetti individuali, come individui irrelati tra loro, corri:sponde la loro funzione di «forme soltanto legate a un contenuto», p. 15, e questo, «divorziato dalla forma», p. 18. A questo inganno in particolare risponde il concetto dell'Idea «assoluta», come «la forma infinita per il proprio contenuto» (II, p. 485): la «trasparenza (ibid.) del suo segno, « la parola originaria». Ma così si ritorna al movimento iniziato sin dalla parte I, § 2, di queste pagine. Si tratta del rapporto 'coscienza-lingua'. E' par­ ticolarmente p.ella lingua ,il contatto (cf. I, § 3) del sog- 38

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