Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

Siederò per riposarmi. Quest'è acqua di crisant�mi. Dammi una tazza. Da giovane ricevevo centinaia di lettere dagli uom1ru come goccie di pioggia in primavera. Forse m'era montata la testa, ma non ·rispondevo. Non ri­ spondevo. Un bel uomo non mi mancava in quei tempi. Shosho veniva da me. Le sue visite erano frequenti numerose come goccie che cadono dai tetti. Veniva per novantanove notti. OOOOOOOH! Saké, ,saké, saké è la parola adatta a questa ,stagione. Ora beviamo. Tu sei Shosho. Tu ,sei Ono-no-komachi. Shosho mi hai corteggiato per cento notti. Non sapevo che tu fossi così assetato di me. Ce lo fai vedere. Nono-no-komachi, tu mi hai ingannato quando mi dicesti di venire per cento notti. Io avevo fiducia in te. Ti avevo detto di non farti riconoscere o la gente veden­ doti ,sparlerà. Io ho cambiato la carrozza. Sono venuto persino scalzo. Sei venuto in tutte le condi­ zioni. 179

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