Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
è sola nel canto ment·re il pianoforte arpeggia degli ar monid in minore fino a farli diventare un'altra canto, infine il Lied ritorna al maggiore ma la sua linea melo dica è quasi strappata da accordi che il pianoforte iso lat9 sopra continua a cercare - pare un'altra tonalità: è raggiunta la meta - entfern von jenem Ort - alienata ad ogni origine. La voce è un oggetto perduto nell'infinita estensione della calma linea melodica: essa - in questa nuova mu sica - appartiene _ al divergere del tempo soltanto - all'occasione del comporre - separata per sempre dal tutto armonico che la portava e la innalzava in altri tempi. Sembra - · può isembrare - che torni a confon dersi con la densa compattezza del piacere nella gola del bambino - quasi nuova voce interiore - essa ri mane comunque entfern von jenem Ort dipartita. · Per ciò sa mantenersi - restare - ..,nel vuoto alt·ro mondo che l'ha costruita - presente e lontana - che è il suo lungo ormai: quello di un'astrazione - lì - . del suo corpo. A questa astrazione, un paesaggio bloccato di tre soli, arriva il viaggio: il viaggio del Lied, poiché certa mente è già giunto. Das Wirthaus - l'albergo - Mut - _ il coraggio - Der Leiermann - il ,suonatore di lira - ultimi termini del viaggio d'inverno, celano in sé la riduzione assoluta della linea melodica, l'azzerarsi delle sue differenze ge neratrici: la voce è tenuta staticamente su un fonema mentre il pianoforte abbozza appena un'armonia - o - la voce appoggia su singole note mentre il pianoforte sottolinea la forza di una pausa - o -il Leiermann è la pura geometria della sua voce passata - un µf\Àoc; antico? keiner màg ihn horen che nessuno possa più sentire? - il pianoforte un arpeggio tanto leggero che non sa più incidersi: il tempo si è fermato? è solo giunta la morte? Il tempo si è immesso in noi, nell'oggetto che 145
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy