Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
avvoltoi che egli cattura per le zampe e che offre come cibo della seduzione all'amico, nel nostro caso questo cibo è il mutismo della voce, effetto di fame destinato a designare le conseguenze di significato di quel Le bensprozess che realizza la circolazione di senso e che, assunto in maniera metaforica, ci permette di parlare della voce con gli argomenti dell'analisi marxiana del Capitale ,e di escludere per civetteria il resto. Escluder lo per conseguenza 'Sapendo bene che qualcuno lo pren derà per forclore. IV , Per ahre strade sappiamo che le parole inciampano e ,che dò è all'ordine del giorno. Sappiamo che la lin gua cade sulla parte nascosta del significato denun ciando la funzione di relais della voce. Questa funzione è desiderante... ,ed altrettanto caduca, tuttavia è nella sua frenesia che dobbiamo cogliere l'afasia che perse guita la voce. Come il bambino nutrito di troppo amore rifiuta il cibo e si •serve di questo rifiuto per esprimere un desiderio (è il caso dell'anoressia mentale) così la voce nutrita di troppe parole è nell'afasia che colloca le parole che parlano del suo desidedo, contraccambian do con l'odio della parola la . voce dell'amore. Perché la voce, dopo Dioniso, dopo la morte di Pan, non desidera altro che di essere riconosciuta nel suo desiderio, rico nosciuta come la parte che manca alla parola, al di qua della sua funzione di supporto, al di là della sua archia, essere la causa del desiderio di questa. Si po trebbe, con una metafora sociale, cogliere in questa relazione i soggetti di quella con la quale Hegel lega il padrone al servo, che legava - nel mito - Cigno a Phylios. Cioè, di un desiderio della voce di passare ad una coscienza di sé, e dunque , · della sua natura 132
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