Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

La grande chasse (schizzi e impressioni) « Troppi calcoli nasconde Il golfo di un serrament?. » (P. Eluard) I La questione della voce (questo, l'argomento alla grida) ha qualcosa in comune con ,la caccia all'avvol­ toio di Phylios, in ambedue i casi la caccia si conclude con runa cattura. (E' il genere delle cacoe incruente, di­ rebbe Carretti.) Phylios cattura avvoltoi per farne omag­ gio al suo corrucciato �mico Cigno, la voce cattura la parola per trascinarla in catene (in una catena signifi­ cante) nell'antro ,di quel Lebensprozess in cui ' si arti­ col,a la ci:ocolazione del senso. Nel mito greco Phylios è un cacciatore d'eccezione, egli non uccide · la preda. La parola, in'\'ece, qui siamo ad una divergenza apparente, sa uccidere meglio della spada (... anche se un . minimo di ,sincerità ci porta a scegliere di morire di parola piut­ tosto che di spada), ma lo scopo è identico perché que­ sta caccia ha per suo obiettivo un ornamento. Non ci sono dubbi, nei fatti, che ad un approccio fenomenolo­ gico la parola è un ornam . ento della voce esattamente come - il lettore mediti per suo conto sui gustj del sedotto! - l'avvoltoio, nelle prove a cui Cigno sotto­ pone l'amico, un · argomento della · seduzione. 129

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