Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
tuate con forza, ma non nel senso dell'affettazione. La cadenza presupponeva che qualunque cosa uno dicesse . aveva il suo peso, e perciò andava aocentuata. Questo manteneva in modo ingegnoso il tono della conversa zione. Se qualcuno stava per ,dire qualcosa di banale, ·sentiva prima di aprire booca che ciò non avrebbe re cato l'enfasi richiesta dallo stile di Bloomsbury, e ,. quin di, •con vantaggio di tutti, taceva. » Chi conosca gli scritti di Lytt _ on Strachey, e in par ticola11e gli ironici e sottili . Ritratti in miniatura, fatti a forza di levare, trova un immediato riscontro tra la sua scrittura e questa descrizione della « voce di Bloom sbury ». Ma, trattandosi ,di Lytton · Strachey, litteratis simo, sembra lecito il quesito: « Scrive come parla, o non piuttosto parla come scrive?». Mario Spinella 128
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