Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979
tragitto non sono che i modi di comornare un discorso fatto per non essere capito: « Que de discours oiseux en comparaison de celui que je tins pour n'etre pas entendu, faudra-t-il, avant de re trouver aussi intuitif accord que mainte'nant... » 46 • La ben calcolata manovra di appostamento può così assumere le sembianze di un vagabondaggio. Perfino la spontaneità del buongiorno improvvisato è prevista, nel caso che l'attento « scrutatore di segni» venisse sorpreso durante la ritirata. L'effetto sorpresa darebbe in tal caso alla sua « presentazione» una notevole na t uralezza quan to più persuasiva :r:_ispetto a una formula di cortesia pro nunciata in occasione di una visita. Ecco chi autoriz zerebbe il poeta a proferire il saluto in un movimento di ispirazione: « •.. mieux que visite, suivie d'a�tres, l'autorisera » 47 • Ma l'ispirazione è anche l'atto con cui si immagazzina e trattiene il respiro; ne deriva che i due movimenti contrari si neutralizzano alle frontiere del silenzio e della parola, a quel limite positivo e negativo di un rien, di un pas e di personne -fatti di « sogni intatti» (,« songes in tacts») e di « respiro trattenuto» (« souffl.e retenu») « dans la peur d'une apparition » 48 • Solo da questo « limite mobile» potrà nascere la do manda che apre l'alternativa: « Conseille, ò mon reve, que faire? 4 9 • La prima alternativa mira alla cancellazione totale de poema, l'ahra conclude la manovra di cui è stato l'oggetto. Se il viaggio si è svolto in principio come il ritor- 115
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