Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

!'a-voce, un'analisi non fa, continuamente, che far rie­ mergere lo scritto, i contorni dei disegni, l ,e silhouettes di cui parlava Finzi (dr. sua relazione al convegno scor­ so), non solo ma, come emblematicamente nel sogno di un'analista, la struttura scritta di una consonante «vo­ cale». Mi vengono due r,ecenti fatti cui ho assistito. Al con­ certo per Demetrio Stratos, Cardini ha «detto» un brano musicale che doveva essere inciso da Stratos: ogni nota era non un suono, ma [e lettere con cui la nota si chiama Sol-la, sol-la, mi-do. Si rivela così il«sa­ pere» che struttura un suono, ma anche !'a-voce di un contorno, di quel pallino bianco, o nero, forato, o pie­ no, che è per noi una nota musicale. A questa esibizione di Cardini, ii pubblico ha risposto scandendo sce-mo, sce-mo, che mi ha riportato a una specie di scherzo in­ fantile, quando alle elementari, basandosi su un sapere ant�cipato ,di latino, si diceva che scemo, al contrario di _ s tupido , non era un insulto, perché voleva dire man­ cante, e chi non lo era? Alla televisione, Fedora Barbieri · intervistata raccon- 1ta: in America un'improvvisa amnesia la colpisce mentre sta cantando dell'amore che è simile «a un uccello»... per ben due volte famnesia la colpisce là dove dovrebbe aggiungere«che si mostra». Da allora, l'approssimarsi nel canto di quel brano che segna l'ap­ parizione di quello che Fedora Barbieri non si è resa conto essere il«fallo», la rende, dice,«nervosa». Nella stessa trasmissione, che raccoglie diverse donne che han­ no scelto una professione basata sulla voce, «sotto H qivano », con un ben dubbio riferimento a un'analisi, una debuttante è colpita da afonia. Il cattivo gusto del titolo non ha impedito che 1a psicoanalisi colpis c a an­ cora. Quakosa deUa protesi si manifesta nel posto dell'al­ tro, Cardini aJ! posto di Stratos morto. Fedora Barbieri 11

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