Il piccolo Hans - VI - n. 24 - ottobre-dicembre 1979

si svilU1ppa lo scintillio stabile delle lettere. In questo contesto di «filatura» la yole, minuscolo naviglio che porta il rematore o il derematore, si tTasforma in na­ vetta o spola (da filanda) e il suo va-e-vieni mima (nelle virate) un movimento di 'ritorno incessante al punto di oblio tra due percorsi immaginari: « J'avais beaucoup ramé, d'un grand geste net assoupi, les yeux au dedans fixés sur l'entier oubli d'aller, comme le rire de l'heure coulait alentour. Tant d'immobilité pa­ ressait que fròlé d'un bruit inerte où fila jusqu'à moitié la yole, e ne vérifiai l'arret qu'à l'étincellement stable d'ini­ tiales sur les avirons mis à nu, ce qui me rappela à mon identité mondaine » 19 • Questo 'l'avvio del poemetto della Ninfea. Situandosi paradossalmente già nel punto di arrivo� ne deriva un disturbo nei segni o come una serie di piccoli salti che sfumano e sfaldano i contorni delle cose e deHe lettere: « Je ne vérifiai l'arret qu'à l'étincellement stable d'ini­ tiales sur les avirons mis à nu, ce qui me rappela à mon iden­ tité mondaine ». Che si Tratti dell'identità mondana o dell ' altra, attra­ verso le vibrazioni luminose o quelle acquatiche, Ia pro­ fondità è percepibile solo · nel luccichìo balenante e con­ fuso delle superfici. Il ruscello di ·sogno che ha portato il rematore fino :al punto decisivo è esso stesso un _ puro intervallo tra ve­ getazioni dormienti: « Il fallut, pour voir dair en l'aventure, me remémorer mon départ tòt, ce juillet de fiamme., sur l'intervalle vif entre ses végétations dormantes d'un toujours étroit et dis.trait ruisseau... » 20 • Non appena affiorano e v�ngono fuori - le immagini - d op piate dal proprio riflesso, « l' imparziale colpo di re,mo » distirugge la loro effimera consi, stenza: 103

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