Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

Possiamo divertirci a cercare i punti dove il discorso è fiamma, e allora dobbiamo dare la dovuta importanza alla /i/ tonica, iconicamente attiva per tutta la durata del sonetto-agopuntura. Per quanto riguarda questo ruo­ lo primario di /i/, affiancheremo il sonetto all'Abeille di Valéry e ad altri componimenti in cui con partico­ lare vivacità lavora la lettera della luminosità e della trafittura. Sembra a me di dover perfino distinguere /i/ da /i/, specie sotto ictus, a seconda della consonante che la precede nel fonema sillabico assunto a «différen­ cielle signifiante». Se è così, Zanzotto riesce a parlarci anche della diversità degli aghi (come suggerisce l'ideo­ gramma) e del loro vario lavoro dentro alla sostanza _ grama. Avendo parte indubitabile nella formazione del ritmo semiotico, la /i/ cosiddetta · atona delle sillabe «deboli» non potrà dunque dirsi propriamente atona. L'esame di questa /i/ ausiliaria rivela poi altre relazioni reciproche, come tra meriDIAno (ognuno vede che la dieresi non è solo un espediente metrico) e DIAframma. Aggiungo qui soltanto che l'«ago» è più duramente, metallicamente frugatore con l'occlusiva dentale sorda /t/, talora geminata, che con la labiodentale densa /rf./: soTTIL Tigre e senT'Io sono più penetranti, «fanno più maie» di FIsima e soFIsma o della parola-sillaba fugace Fla; e CuPido è così «crudele» (come Amor che, nel son. II del Canzoniere, punisce in un dì ben mille offese) che, nello stesso v. 11, ancora infierisce, attraverso Mllle (lessema talmente sfruttato in senso grafematico nella poesia italiana da Dante in giù, che rinuncio ad offrire altri esempi) e In, con s'ImPRima. Ritrascrivo il sonetto badando alla /i/: GraFFio di soTTll Tfgre, Ideogramma cuI do a ,cura la Mfa sostanza grama, DI Yfn e Yang tremando nella trama, cericando I rpunTI In cuI la Vlta è Flamma, mentre l'ago MI fruga dramma a dramma - 67

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