Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979
so ' Bild di E-che-viene. E ' che ci si imbatte, credo, in una difficoltà di simbolizzazione, di Verbildlichung: dell'espe rienza-di-rappresentare in quanto _ tale 18• « Mii. ais,p:et-to a ogni momento un'esp'losione. Non pos1so prestare rpiena attenzrioITT!e a Illient'a:Ltro; dò uno sguardo a un 'libro ma 1s-enza leggere. Rilchiiesto per:ché sembro di1stratto o teso, dico ohe m'a:srpetto l'esplosione a ogni mome[lto. Deisciri veva l'enunoiato -iil mio comportamento? E' �l ip!rooesso del faHesa dell',espilosà.one ,dl�stùnto da quello deI.l'attesa di un evento d:el ·tutto ,cliveriso, rper es. d:i un 1segna,e particoJare? E è distinta 'l'attesa di un 1segm.ale da quel'la di urri segnale leggermente diveriso? Anche, eria , i 1 l mio comportamento sol tanto, l'effetto 1 latera:Je dell'attesa reale, e oorrsis.teva qtrnsta in un proceS1so mentale ,s:pe:oiale? Ma la peirsona rin cU1i. rul pro oes1so ,si 1sivolge non dirà: « N()!Il ,so 1se lo s·tato mentale !in cui ora m.ti .trovo è l'attesa tdi 1 llrrl'•esrplo1siione o di qu�lco 1 s'aJtro ». L'aSlserzione « Mi ·ais:petto urn · bang a ogni momento » è ,una espressione-esternizzazione (.A.1us1serung) dell'attesa. E' una reazione veribai1e (Wortreaktiion)... » (Z § . 53). Appare qui chiara la difficoltà: nel testo è in dub bio la caipadtà di immagine dell'enunciato (.Satz) o as serzione (Aussage): in quanto Zezichen-Bild della attesa (presumibilmente) «reale», dello « · stato mentale», ovv. l ' esperienza o�< processo» di rappresentazione. Chi aspet ta sa, però, che il Satz si riferisce allo stato mentale in cui •si«trova ora». Ma l 'Assage-Satz non è che una«rea zione verbale», una Ausserung. !Infatti: il sapere, qui, non è che - lo sappiamo da altri testi di W.: come s' avvisava soprà (nel § 4.1), que sto sapere non è ora affrontabile: per ora lo richiamo 'dogmaticamente ' - un riconoscimento «grammatica le» 19 legato alla · «possibilità di verità», al senso del Satz (lo slogan, 'se -m ' aspetto qualcosa essa ·«deve» 19 accadere ' , un pò tiene fermo un tale riconoscimento). E già in T!LP « capire il Sa:tz» (4.021), per il locutore 'fare del senso ' , non è di per sé «conoscere fa Bedeu tung dei nomi del Satz» (4.243). Si intuisce, credo, che 51
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