Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

logica, di un possibile «stato di cose» o «fatto», che soddisfi l'attesa di A. Ma d'altra parte A non può pro­ priamente dire-figurare la venuta di B. I tratti da dare al «fatto», si vedrà, contornano soltanto un reale-possi­ bile. 'B ' non denomina B - oiò almeno si ricapitola ora - ma solo «allude a qualcosa», « possibilmente all'uomo» che va' sotto ' il nome di B, e che si annuncia in una tensione, delle sensazioni etc. Il B di A è il B-che­ v'.i.ene: un B dargestellt-identi.ficato nella sensazione o esperienza di tensione di A della venuta-di-B, la quale va (la quale non va che)' sotto ' il nome di B-che-viene. La sensazione o esperienza, che nel contempo è-di-rap­ presentazione, sicuramente non è (almeno: non esatta­ mente) una già provata (questo, malgrado che BB p. 21 ne pretenda la ripetizione identificante). Anche il suo nome è «complesso», dunque anche essa è solo rag­ giunta in segni al'lusivi. 6. Nella Darstellung o rap-presentazione del reale, la forma logica predispone l'isomorfismo dell'immagine e dell'immaginato: del rappresentante (Vertreter) e del rappresentato (Vertrete): «g1i elementi di un'immagine [e quindi di un Satz] sono i rappres·en.tanti nella imma­ gine [nel Satz] degli oggetti» (TLP 2.131; c.m.). Egual­ mente, in un testo di P 1 B - un'opera che raccoglie, in part. insieme a PG e, infine, PIU (le qruali però innovano alquanto anche in questi temi), le analisi di W. del pro­ blema del desiderio - si legge che «la mia [di W.] teoria [degli stani intenzionali] è espressa completamente da ciò: lo stato di cose che soddisfa l'attesa di p [e che èJ pronunciato come 'Dp ', cioè, 'desidero che B venga'] è rap-presentato (dargestellt) dalla proposiziop.e p» (§ 25c), 'B viene '. Il Sa·tz, ra-presentando il desiderio, è - o almeno parrebbe - deputato, un Vertreter, alla sua Darstellung. Purtroppo, il concetto della soddisfazione di un desiderio non può qui affrontarsi (come si avvi­ sava ad inizio del § 4): PB § 25 indica la soddisfazione 47