Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

ciati. Mi schiero tra i dubbiosi, ma non precisamente per le loro ragioni. 4. Wittgenstein stesso ha insistito, e a varie riprese, sull'unicità di contenuto nell'attesa: in - una speranza, un timore, un desiderio, etc. 10 • Per esempio in BB (cf. le pp. 20-21; da esse sono quasi tutte le citazioni in questo §) il desiderio di A che B venga non conoerne, non ha per oggetto C o D ma B e lui solo. E' B che aspetto e non «qualcun'altra» - «run secondo ospite», è detto in PG § 88 e PU § 442. Nell'« espressione 'l'attesa che B verrà '» - se accettiamo di considerarla come il « nome complesso di una sensazione particolare, di uno speciale sentimento, una tensione che ,abbia già accom­ pagnato regolarmente 1a venuta» di B nel passato - ' B ' non è sostituibile con 'C ', per es. Non desidero la venuta di B come « mangio x» (of. anche PB § 29b). 'Mangio x ', e questo è il punto, è da trattarsi funzional­ mente. Addirittura, « il desiderio di una mela» può essere tale che, « qualsiasi cosa lo tolga», qualsiasi x, per _ così dire, fo soddisfi, io la 1 « chiamerò 'una mela '» (in PG § 87d). Ma il desiderio che s'istruisce nell'attesa - indi­ pendentemente dalla sua soddisfazione: un problema 'del d op o ', per W. apparentemente « iririlevante» (in PB § 21c) ma difatti merhevole di analisi improponibiJi nel testo presente - concerne una certa persona sol­ tanto. E' che 'mangiare-x' è una funzione e 'B ', 'C ', ' D ' ne denotano eventuali argomenti. Ma non v'è una funzione ',l'attesa venuta di x '. In 'l'attesa venuta di B ', · « il nome ' B ' ha un ruolo paragonabile al nome ' Bright ' ne11'espressione 'il· morbo di Bright ' quando questa denota -un particolare tipo di malattia e non il morbo di cui soffre Bright» e di cui potrebbe soffrire Wright - anche se, ne soffrano Bright o Wright, non conta che lo scienziato Bright l'abbia davvero scoperto 11• 'B ' è « un indice nel nome complesso», 'l'attesa venuta di x' (cf. specificamente TiLP 5.02), che BB esclude. Il 41