Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

ambito, si tratta della prqiezione. · Ma .se la proiezione ci riconduce ai temi della credenza, d _ el resto e del ri­ tardo, soprattutto ci fa sorgere inevitabile una domanda: nel caso di una nevrosi demoniaca di che nevrosi si parla? Visti i precedenti pareva scontato il fatto di tro­ varsi di fronte a un'isteria, o almeno sarebbe normale aspettarselo. Ebbene non solo Freud non parla mai d'isteria ma l'insieme del quadro sintomatico ci avvia a pensare altrimenti. Bisogna dire a questo punto che il caso della segnalazione libraria non è la sola somi­ glianza fra Haizmann e Schreber. E infatti proprio Freud vi si riferisce come a un antecedente caso di « atteg­ giamento femmineo verso il padre», con fantasia di gravidanza. Due indizi intrecciati fra loro, e connessi con temi che stiamo cercando di circoscrivere, qui sono significativi: la proiezione e l'obbedienza differita. Il tema della obbedienza differita è già presente in Schreber appunto, nel caso del piccolo Hans, e in parti­ colare in Totem e Tabù. Qui leggiamo: « Con il padre sostitutivo si poteva compiere il tentativo di acquietare il bruciante senso di çolpa, di ottenere una sorta di riconciliazione con il padre. Il sistema totemistico era per così dire un patto con il padre... In questo con- . testo vennero alla luce alcuni tratti che rimasero poi determinanti per il carattere della religione. La religio­ ne totemica era nata dal senso di colpa dei figli, nel tentativo di attenuare questo sentimento e di riconci­ liarsi il padre offeso con l'" obbedienza posteriore " » (O.C. 7, p. 148). Il totemismo concorse a far dimenticare l'evento al quale doveva la sua nascita, e proprio in que­ sto pare strutturato come una nevrosi. Ora nel caso del nostro pittore tale ritardo, tale ri� conciliazione ritardata, e spostata sulla figura del de­ monio, è ampiamente ripresa da Freud come un con­ flitto non risolto fra la nostalgia del padre e la paura e la sfida filiale. Tale conflitto ci ha permesso - dice 27