Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979
di un punto di equilibrio nel sistema nervoso. E nel mon do della macchina ci siamo storicamente innanzi tutto: si pensi ad esempio come in via generale una macchina richieda energia, tranne gli esseri viventi che si alimen tano da soli, da cui ecco sorgere il principio di costanza. Ma fin dall'inizio in questa ricomposizione della costari za ci sono delle difficoltà, per esempio dice Lacan, Freud si è accorto che il cervello èl una macchina a sogno. In '· effetti Freud « ha tentato di edificare su questa base una teoria del funzionamento del sistema nervoso mo strando che il cervello opera come organo-tampone tra l'uomo e la realtà, come organo d'equilibrio, d'omeo stasi. Allora va a sbattere sul sogno. Si accorge che il cervello è una macchina a sogno. (...) Scopre il funzio namento del simbolo come tale (prima Lacan aveva mostrato che la macchina incarna l'attività simbolica più radicale), la manifestazione del simbolo allo stato dialettico, allo stato semantico, con i suoi spostamenti, i giochi di parole, scherzi che funzionano tutti soli nella macchina a sogni» (p. 96} E proprio come una conferma nel Progetto di una psicologia accanto a questa macchina troveremo una delle più esplicite formulazioni di quella prospettiva del rovesciamento temporale che guida questa nostra lettura e che, a ben guardare, costituisce l'essenza stes sa dell'analisi di una nevrosi · demoniaca . Abbiamo già notato come questa sia tutta proiettata indietro quasi a richiudersi nell'arco temporale compreso fra '93 e 1900. L'interpretaz.ione dei sogni _ e Dora. iDunque nessuna ragione per stupirsi se la macchina narrativa contenuta nello studio della nevrosi demonia ca va a errore; nello stesso modo di quei giochi di pa role della macchina a sogni che vanno a spostamenti e condensazioni, a lapsus. In più, i lapsus della nostra . macchina narrativa sono sopratutto di natura temporale. 23
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy