Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979
Classe politica, cultura, legittimazione In una temperie caratterizzata dal « caso Negri» e da numerose altre riprove dello spostarsi dell'asse dello Stato repubblicano dalla forma consenso verso la forma dominio, non è da stupirsi se molti intellettuali ita liani danno prova di crescente inquietudine e nervosi smo. Il rapporto intellettuali/Stato (del quale il rap porto privilegiato intellettuali/partiti è una variante, o tende a diventarlo) ha infatti costituito « da s _ empre» una caratteristica della intelli_ghentsia italiana, pre-uni taria e post-unitaria: a differenza, poniamo, di quanto accade in Francia, dove specie dopo la crisi di fine secolo segnata dall'affaire Dreyfus, l'area intellettuale si è saputa conquistare una (relativa) autonomia. Uno dei segni di questo nervosismo èJ l'accentuarsi della reciproca diffidenza, il personalizzarsi delle pole miche: così per il dibattito Arbasino-Balestrini dopo la incriminazione di quest'ultimo, e, più ancora, a pro posito di Giame Pintor e di altro, a seguito della nota di Franco Fortini « Vicini e distanti», pubblicata · su « Quaderni piacentini», 70-71, maggio 1979. Commentando le pagine del Doppio diario' di Giaime PJntor, edito quest'anno da Einaudi, Fortini è indotto 187
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