Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

bisogni di unità, dell'esigenza politica e · dell'esigenza etica, contrapponendoli in uno scontro disastroso. Per esemplificare, terrorismo e misticismo. Vediamo allora di leggere gli effetti di questo cuneo nelle cronache cul­ turaìi ·e nei foro riflessi editoriali, senza per altro pre­ tendere di esaurire l'analisi. Il primo caso vistoso è stato Tolkien, invenduto per anni ha raggiunto nel giro di una stagione due edizioni ed oltre cinquantamila copie con solo Il Signore degli anelli. (A lui, di recente, iÌ sup­ plemento mensile Diorama - non sfugga il richiamo all'omonimo supplemento letterario curato da Julius Evola per Regime fascista di Farinacci - ha addirittura dedicato un numero redazionato da Marco Tarchi, un giovane intellettuale del gruppo rautiano). Un buon suc­ cesso ha anche ottenuto la ristampa di Fuoco fatuo di Pierre Drieu la Rochelle da parte di un editore che si dice sociaHsta. Il- caso letterario di questo libro sedu­ cente non deve farci dimenticare il terreno magmatico in cui si muove l'intera sua opera nell'ambito di quello che si chiama « romanticismo fascista » e ohe con Ro­ bert Brassilach (e Céline) alimenta il ricordo di una « temperie spirituale» i cui disperati effetti giungono fino a noi. Sul versante sociologico (a parte Evoia e Mircea Eliade, e con le debite proporzioni, Zolla) c'è la riscoperta di Tonnies, di Bachofen (di cui nel '77 è uscita una piccola antologia, piccola per le seimila pa­ gine che compongono la sua opera omnia in tedesco), Klages, e di Ernst Jiinger (è indiscreto dire che Vat­ timo ha proposto alla Multhipla, la casa editrice di Al­ fabeta, ìl suo Drogen und Rausch?). Più sorprendenti di queste riletture - alcune con intenti critici, - fu0ri questione - sono le incursioni della « nuova destra» - nel caso italiano è presto detto, è la linea Romualdi/Rauti, che è illusorio ritenere scon­ fitta dalla segreteria di Almirante - nel campo avverso. Le cronache sono esemplari. Per esempio, un recente 182