Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979
stesa d'acque/ acque amniotiche eccetera, catena resa molto meno gratuita dal fatto che il rifiuto, quantun que addolcito, della duchessa di Guermantes di racco gliere l'annuncio o per dir meglio l'invocazione mor tuaria di Swann, rimanda simmetricamente al rifiuto del bacio serale da parte della madre, alle impazienze paterne etc, di cui, come il lettore sa benissimo, agli inizi della Recherche. L'obiezione più immediata, perfino più ragionevole, è quella che accusa di arbitrarietà. Sull'arbitrario tor nerò fra poco. Ma intanto, che cosa suggerisce una lettura simile, ancorché qui allo stato rudimentale, se non che l'inconscio del testo può (forse) parlare nel suo indecidibile, cioè nei punti che nessuna lettura frastica riesce a fare agire giacché li occulta sotto il continuo del discorso lineare, senza residui? Avventu randosi in questa lettura archeologica - nel senso che ad archeologia dava Freud - si avverte di essere meno · lontani dal bersaglio proprio quando si arrivi a scavalcare le grandi figure, le strutture fantasmati che canoniche, le sceneggiature «profonde», per atti vare ciò che sembra muto, vuoto. Ancora Proust: la rivisitazione a distanza d'anni del Bois, a chiusura di Du coté de chez Swann. Vale bene la citazione che ne fa Mannoni: «Ce désir devenu lui-meme inaccessible comme le plaisir qu'il avait jadis vainemente pour suivi...». In nemmeno una pagina e mezza, l'elegia di quel desiderio sbar�ato (la apparizione di ciò che non c'è in quanto inaccessibile!) viene punteggiata . da ben tre «hélas». Non si vorrà liquidare tale ricorrenza, per fino sgarbata, ripiegando su una presunta «distra zione» dello scrittore o su una sua indulgenza retorica. In effetti quegli /hélas/ appaiono svuotati nonché di ogni carica affettiva, di ogni senso comunicabile giac ché tutto il discorso del rimpianto, del vagheggiamento del passato; della tristezza etc, si trova qui affidato 178
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy