Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979
l'essere avvenimenti casuali e immotivati, esprimono occorrenze del senso, e dunque le rappresentanze psi chiche inconsce della pulsione sono configurabili come competenze rispetto alla quale il singolo atto costituisce una performance (espressa da ciò che prima abbiamo chiamato « segnale »), la presupposizione di un'isotopia profonda non deve apparire un'ipotesi preregrina, ma piuttosto un modello sufficientemente utilizzabile per · rendere conto sia della pluralità di i�otopie testuali e pretestuali nell'ambito del segnale, sia delle sue even tuali allotopie. 'I meccanismi di riverberazione provers1va e - di river berazione retrospettiva · nella ricerca delle isotopie te stuali, analizzati nello studio in proposito del Groupe µ 4, possono essere delineati come propri della elabora: zione secondaria e del processo secondario in generale, con riferimento alla specifica caratteristica integratrice del processo di decodificazione. Ecco allora che quando nel corsò della lettura del segnale una interazione di semi si interrompe e la comparsa di un nuovo elemento introduce l'opposizi�ne di almeno due semi in posizione sintattica di concordanza, la rottura dell'isotopia c'om porta la necessità di un riorientamento classematico, o per estensione semica del nuovo elemento o per disse minazione dei nuovi semi sul contesto precedente. E quando tale procedimento di « correzione » non elimina il permanere dell'allotopia, le rotture non reintegrate dell'enunciato rimandano ad una isotopia extratestuale, riconducibile in ultima analisi alla competenza del sog getto dell'enunciazione. Questi casi, che nei termini del Gruppo µ si confi gurano come isotopie di connotazione, ci mostrano come la relazione fra isotopia o poli-isotopia del segnale e isotopia profonda del messaggio può essere considerata una relazione anaforica, nel senso di Julia Kristeva 5 : una rappresentazione dell'Io (e le conseguenti enuncia- 118
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