Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979
volta un rapporto causale tra i pensieri delle due parti » (p. 295). « In generale, nell'interpretazione di ogni singolo elemento onirico non si sa: a) se . debba essere preso in senso positivo o negativo (rapporto di opposizione); b) se vada interpretato storicamente (come remini scenza), oppure c) simbolicamente, oppure d) se la sua utilizzazione debba partire dalla formulazione verbale » (L'interpretazione, p. 317). Insomma, il sogno è risol- · vibile solo « purché si abbia l'idea giusta al momento giusto » (ibid.), il che non ha l'aria di un metodo tra smissibile. Delle indicazioni che il fallimento freudiano deve fornire ad altre teorie Da quanto esposto precedentemente si evince che la Traumdeutung di Freud non è affatto una ' interpre tazione dei sogni ': il suo metodo, quello delle associa zioni libere, non ci dà un ' significato ' bensì una se quenza di messaggi (a1,...,j n ) che possiamo, al massimo, ordinare secondo una gerarchia affettiva; il suo oggetto (da un lato) non è propriamente il sogno ma un co strutto linguistico la cui equivalenza con l'allucinazione onirica è discutibile, (dall'altro) può essere qualunque altro oggetto suscettibile di quel metodo. Resterebbe da vedere se esistono, in altri autori, proposte di metodi interpretativi maggiormente con vincenti 5 • Ogni , teoria che voglia presentarsi come scien tifica, comunque, dovrebbe innanzitutto presentare una ampia casistica delle proprie applicazioni concrete (cosa che la psicoanalisi non ha fattò rispetto alla traduzione simbolica, la oui legittimità rimane inverificata); inol tre, · dovrebbe esplicitare le proprie ipotesi, argomen- fos
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