Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

frasi-risposta il cui significato costituisce ciò che Freud chiama ' pensieri del sogno ' o ' contenuto onirico la­ tente ' e che qui chiamiamo ' sogno latente '. L'analisi del sogno può essere così rappresentata (lo schema è nostro; la classe vuota di associazioni in­ dica che l'elemento N è un simbolo): A � a1 -- a2 - - ... -- an - - (an+1) B � b1 -- b2 -- ... - - bn - . - (bn+!) N�0 J � j1 - - h -- ... -- h - · - Ou + i ) ' Il sogno verbalizzato/trascritto è, dunque, un sintag- ma di cui si costruisce il paradigma idiosincrntico (sogno latente); questo paradigma, a ricorsività teoricamente illimitata (l'indice n+I vuol dire che i pensieri onirici sono (< in generale costretti a rimanere inconclusi e a sfociare da ogni lato nell'intricato groviglio del nostro mondo intellettuale»: L'interpretazione, p. 476), viene ' chiuso ' o dal sognatore (esaurimento delle associazioni) o dall'analista stesso. Per rappresentare la sintesi del sogno, � sufficiente invertire il senso della freccia nello schema precedente; risulterà allora che il piano del contenuto della funzione segnica ' sogno manifesto ', il cui piano dell'espressione è costituito dal sogno verbalizzato/trascritto, èi costituito - in prima approssimazione - dal sogno latente: A ... J = a1 + ... + an + h1 + ... · + j n L'operazione a destra dell'equazione mostra come « gli elementi del sogno vengono formati a partire da tutta la massa dei pensieri del medesimo e ognuno di essi, rispetto a questi stessi pensieri, appare più volte determinato» (L'interpretazione, p. 268): si tratta della 103

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