Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979
se ne rende conto, perciò deve presupporre - e qui emerge il paradosso che gli attirerà 1e oritiche di E. Jones - una credenza infantile nella madre fallica. Se nonché il crollo di questa credenza avvien.e sempre per una «scoperta» nel veale. Sulla base di questo approc cio, si potrebbe dedurre che la constatazione dell'as senza delle .ali tra gli uomini, maschi e femmine, in duca il •singolo essere umano ,a disprez21are i suoi simili, e ad organizzare un erotismo basato sul «desiderio del J'uccello» - oltre che a rinuncial'e a:d ogni induzione di «piac ere volatile» (così come la bambina per le stesse ragioni rinuncia alla masturbazrone clitoridea). In realtà l'Eros umano non si organizza come Flugels neid - eppure la mancanza di ali è ben • reale! . Proprio queste difficoltà rendono pertinente la solu zione lacaniana, basata sulla separazione tra ' pene ' (or gano reale, che può essere presente od ass•ente), H fallo immaginario, 1negativabile, ed dJl \Fallo come sigrrifiL cante-denotazione (simbolico). Se il meTo corpo-senza<pene, detto «bambina», assume valore (nelle relazioni , s,essuali) grazie proprio a questa assenza, ,è perché esso è già entrato in un ordine simbolko, AJtro {trascendente questo corpo, come il désir è trascendente alla soddi sfazione sia del bisogno che ,della domanda d'amore). Così, è come un algoritmo che Lacan farà uso del sigrri fiant Fallo, operante secondo una dialettica concepibile in un riferimento stretto a quel:la hegeliana. In questo modo il Fallo è signifkante deH'Aufhebung, quella che eleva il non-signifiant (il signifiable) alla dignità di si gnifiant - ma esso la significa in quanto la inizia, in quanto opera la ,rimozione e quindi il costituig:-si dell'in conscio come linguaggio. Sergio Benvenuto 81
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