Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

15. Lacan, quindi, non fa riferia:nento alla presuppo­ sizione del ' sistema ' (nel doppio senso, come indicato al par. 12): che cosa allora definiTà il valore dei signifiants? Il che equivaile a dire: che cosa definirà l'unità signifiante, base di ogni intel'pretazione? La ri­ sposta di Lacan, come è noto, sarà un rovesciamento deHa domanda: non che cos'è un s1gnificante, ma se esista il significante Uno (Se XX. 23). Un signifi:ant privilegiato, il Nome del Padre (Es 577-83; 812-13; 816; 849), organizza la ' sintassi' dell'Al­ tro. H costituirsi del soggetto nel suo accesso all'ardo metaforico (sintassi viene da taxis: ordo) avviene attra­ verso l'assoggettamento a questo si,gnifi:ant del tutto particolare. Tutti i signifiaints (meno uno), in Lacan, sono connotativi, intensionali. Non tanto nel senso hjel­ ms1eviano (un contenuto che ha per espressione una semiotica), quanto nel senso logico: la connotazione come Sinn opposta alla denotazione cO'IDe Bedeutung. J; l rappresentare-1Jer del signifiant è connotazione (in­ tensione). Ma non completamente, perché un signifiant, il fallo, fornisce all'insieme ,dei si,gnifiants una base, per così dire, ' s·emantica ' (Es 685-695, 877). Il fallo, in p · o­ rsizione idi Bedeutung 1 4, è l'estensione di tutti i signi­ fia:nts. D'altra parte esso dà « la raison du désir » (Es. 693) - esso è quindi l'estensione di una intersezione tra intensione ed est , ensione, signifiant che articola il godimento fallico (Tr). 16. Il supposto « fallocentr.isrmo » freudiano - che oggi è di moda criticare (!Jrigaray 1974; Derrida 1975) - è riassunto da Lacain nel suo valore di nodo teo­ rico, in contrasto con la generale tendenza post-freu­ diana a dissimularlo 15 • H fal:lo come 11ef e rente assoluto (aldilà cioè di ogni connotazione) è nozione coerente a turtta 1a teoria fl1eudiana della sessualità. Quel che c'è di rivoluzionario nel:la teoria freudiana 79

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