Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

co1,po. Del testo come corpus. Ma si tratta di riappro­ priasi di un corpo che a:ltri hanno pensato come il proprio, si tratta di istituire con quel corpo non più un ·rapporto p1'atonico, ma di viverne le tensioni, il conflitto tra pul ,sioni e cultura, l'economia dell'eros e la sua organizzazione nelle immagini, i sentieri prima­ ver , ili ,del desiderio e le vie confuse del godimento: una ,economia del testo, qualcuno ha detto, è libidinale. Ma poiché non si tratta del propro testo, e l'autore, dietro il testo ritrovato, sorveglia il gioco, la lotta è istituita tra la resist�a del corpo che ha un nome diverso da..I proprio e il desiderio ,di cancellare quel nome, tra il progetto di unire nel corpus della s , orittura la propria 11icerica del testo e la pernistente differenza del testo. Nella appassionata difficoltà di fare di ogni ritorno al testo la costruzione di un nuovo testo e nel contempo la negazione che possa esistere un altro testo. E fwe di ogni appropriazione la produzione del proprio corpo. Sulla via del ritorno al testo sono messe in gioco tutte le forme dell'immagi!llazione. La ,strategia del ritorno al testo conosce la determinazione e la casualità, J.,a decisione e la passione, il -sogno e la paura che a:ocompagnano le storie d'amore. E conosce Je vicende avven t urose raiocontate sulla scena originada del ' ,romanzo familiare ': poiché il testo continua a presentarsi come l'Anteriol'e, padre e madre, inizio del linguaggio che si dichiara senza inizio, termine della ricerca che Tifiuta d'essere limite ,e chiede d'essere oltrepassato, aggrndito, disperso. ContraddJiziQIIle che incombe su tutti i procedimenti del ritorno, che per essere dichiarati o criticati ,si affidano a un testo. Anche a quesvo testo. Antonio Prete 201

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