Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

la sua unità col personaggio all'interno della comunità. La ripetizione annuale della Passione riicompone nel teatro quel che è . disperso nella vita quotidiana del villaggio: contadini e artigiani portano fuori di scena il segno d'una denomina.ziione t e atrale, e fanno dei loro gesti, del loro costume, del loro nome un'iadeguazione (anche roves c iata) a ·gesti, costumi e nomi di un testo dissolto in figure · e disseminato in immagini. Fantasmi usoiti dai testi s'aggi r avano invisibili per le strade e ,si mescolavano con i cavalieri antichi e con le figure propiziatorie dei ri t uali arcaici e cristiani: !immagini inquietanti o rassicuranti, modelli silenziosa­ mente coltivati, velo sontuoso tessuto con i fili multi­ colori dell'ideologia. iJl testo, i teatri, sono liberati dalla loro fissità, hanno sciolto Je catene ,storico-temporali, oltrepassato le proprie condizioni e i propri limiti. Il linguaggio ha libemto la ,sua pluralità, disseminandosi al di fuori della ·scrittura e r1componendosi in nuove scritture. I.I desiderio del testo si è trasformato in geroglifico so­ ciale. E' il tempo im cui la produzione di immaginario copre di veli lo sfruttamento quotidiano, ,distrae la po­ v , ertà, illude e consola, promuove l'accesso ad una reli­ giosa « jouissance » in cui la colpa è occultata e la condizione materiale trasferita. L'immaginario nel qua­ le migliaia di testi si sono ,sciolti diventa luogo di di· fesa e di utopia, di memoria e di contraddizione: provo­ cazione nei confronti del mercato, ma anche sterile baluardo cont,ro l'invadenza generalizzata dello scam­ bio, mito Jais c iato nel paese d'origine che condanna ogni sguardo su ,di sé alla regressione, storia personale radi­ cata nel romanzo familiare, fragile corazza di imma­ gini contro fa degradazione nel lavoro. La dimenticanza del testo conosce anche . altre vie: non la dissoluzione del testo nell'immaginario, ma fag­ gressione ,alla ,simbolicità del testo. 192

RkJQdWJsaXNoZXIy